IL LUNGO VIAGGIO DEI CHICCHI NEL MONDO DI MAGICA TERRA
Le Fate Zen plasmano la nuova “chiave di lettura” di una grande scienza, educata nell’antichità che studia il “Tutto” attraverso il movimento degli Astri e in special modo le influenze che gli stessi esercitano su Madre Natura
Le Fate, attraverso la nuova scienza, vogliono eliminare le sovrastrutture mentali per superare l’attaccamento al mondo materiale e raggiungere la Verità Assoluta, viverla in tutta la sua pienezza, in un’esperienza soggettiva e unica, in un viaggio nel mondo di Madre Natura attraverso tutti i suoi profumi, colori, suoni e silenzi
Le Fate che celebrano lo Zen sono lo stimolo, una sfida verso una direzione diversa dalle abitudini e dagli obsoleti insegnamenti delle credenze classiche, la verità ricavata dalla logica, l’aiuto a scoprire la forza di Madre Natura e liberare la creatività e l’intuizione, la riflessione verso la consapevolezza del “tutto” e del “niente” allo stesso tempo, del “vuoto” e del “pieno”, del principio di una nuova cultura e la competenza del lungo viaggio dei “Chicchi” durante le stagioni attraverso Scienza, Coscienza e Conoscenza
la morte e la nuova vita
Quando le Fate attraversano l’ottavo Segno dello Zodiaco, nel tempo dello Scorpione, sulla terra, nei campi arati, inizia la “semina” del grano, i chicchi proposti vengono “sepolti” tra le zolle, che addormentandosi nelle tenebre e nutrendosi di ”occulto” e “mistero” affondano sempre di più nel buio del sottosuolo per l’indispensabile premessa di “morte e rinascita”, alla nuova splendida vita che presto rinascerà con la grande fioritura di primavera
l’inizio del lungo viaggio
Quando le Fate attraversano il nono segno dello Zodiaco, nel tempo del Sagittario, in natura i chicchi, sprofondati sottoterra, aspirano con tutte le loro forze alla luce del Sole, e con spirito d’avventura e la propensione all’esplorazione e alla scoperta, tendono ad oltrepassare i loro confini, iniziando il loro lungo “viaggio” dalla duplice natura, quella selvaggia che li lega fortemente alla terra e quella dell’anima che li spinge a mirare in alto verso il “divino”
verso le più alte vette
Nel solstizio d’inverno, quando le Fate attraversano il decimo segno dello Zodiaco, nel tempo del Capricorno, sulla terra la neve ricopre ogni residuo di vegetazione e mentre il ghiaccio governa impavido, i chicchi nelle profondità “calde” della terra, sfidando le avversità, si “edificano” la strada nel buio solitario del “silenzio”, in un percorso, semplice o arduo che sia, spingendosi spesso oltre il limite per cercare il “successo” e con ogni mezzo sopravvivere
il tempo dell’amicizia
Quando le Fate attraversano l’undicesimo segno dello Zodiaco, nel tempo dell’Aquario, sulla terra la pioggia scioglie lentamente il ghiaccio e ciò accresce nei chicchi l’insofferenza al buio con una grande voglia di libertà per continuare il viaggio verso la luce, nella comune necessità di “emanciparsi” dal gelo e “liberarsi” dalle restrizioni invernali e, l’amica acqua, irrorando la terra, da loro la possibilità di seguitare nel “progresso” per proseguire i cammino in “amicizia”
desiderio di una vita diversa
Quando le Fate attraversano il dodicesimo segno dello Zodiaco, nel tempo dei Pesci la natura è pervasa da una forte “immaginazione” in una “mistica” attesa per la “nuova vita” e i chicchi, continuando il loro viaggio tra coscienza e stato di sogno inconscio, ormai pronti ad emergere, si preparano ad affrontare la “grande prova” quella di sfondare le zolle per rinascere a “nuova vita” o rimanere prigionieri della terra e lentamente dissolversi e morire
lo sfondamento del sottosuolo
Nell’equinozio di Primavera quando le Fate attraversano quello che è considerato il primo segno dello Zodiaco, nel tempo dell’Ariete, simbolo della genesi e delle origini, i chicchi sono “impazienti” di proseguire nella loro “autoaffermazione” per rivelare tutta la loro singolarità, combattono per emergere “impulsivamente” con coraggio dal sottosuolo ed iniziare una nuova vita all’aria aperta alla luce del sole “sfondando” le zolle e dare vita ai primi fili d’erba, ai primi germogli
nei campi la tranquillità della messi
Quando le Fate attraversano il secondo segno dello Zodiaco, nel tempo del Toro, i chicchi, spuntati dalla terra e favoriti dal bel tempo, trasformati in fuscelli vigorosi che crescono lussureggianti nei campi freschi di rugiada, diventano sempre più folti e rigogliosi e in natura, l’attesa del raccolto, tra magici profumi e vivaci colori, induce l’uomo alla “calma”, ai deliziosi eccessi dei “peccati di gola” e alla paziente facoltà di definire la “proprietà” del campo
i primi frutti proibiti
Quando le Fate attraversano il terzo segno dello Zodiaco, nel tempo dei Gemelli, sulla terra il clima favorisce una leggera brezza che facilita la possibilità di “comunicazione” e “conoscenza”, nell’aria si sente la leggerezza delle farfalle e il canto degli uccelli, sugli alberi si vedono i primi frutti acerbi che rappresentano la “tentazione” dei giovani monelli, irrequieti e versatili, pronti a cogliere con abilità e “destrezza” i “frutti proibiti”, a dispetto anche di chi li sorveglia
il rientro del grano
Nel solstizio d’estate, quando le Fate attraversano il quarto segno dello Zodiaco, nel tempo del Cancro, la Natura, protetta dalla Dea Luna, come una “madre” amorevole e piena di “sentimento”, dona tutta sé stessa offrendo la massima quantità e qualità di frutti maturi, nei campi di grano avviene la mietitura e quindi il “rientro” del grano verso quei “protettivi” granai da cui erano partiti i chicchi in autunno per essere seminati nei campi arati
l’autorità data dal raccolto
Quando le Fate attraversano il quinto segno dello Zodiaco, nel tempo del Leone, si sente nell’aria profumata dell’estate la “presenza degli Dei”, nei campi è già stata effettuata la mietitura, i granai sono stati riempiti e traboccano di una miriade di chicchi dorati, simbolo della ”magnificenza”, la natura ha donato “tutto” consentendo all’uomo di disporre della grandezza d’animo e della “generosità” di un “re” tra feste, divertimento e passionalità
la selezione di crusca e farina
Quando le Fate attraversano il sesto segno dello Zodiaco, nel tempo della Vergine, i chicchi del grano si avviano alla macina e alla “conservazione” per la continuazione della vita durante la stagione fredda, disegnando la schiacciante “disciplina” a cui vengono sottoposti, una “selezione” obbligatoria che separa i chicchi migliori da usare per la nuova semina da quelli destinati alla macina e dare forma alla farina che rappresenta il pane “quotidiano”
equità e giustizia
Nell’equinozio d’autunno, quando le Fate attraversano il settimo segno dello Zodiaco, nel tempo della Bilancia, si celebra il sociale, in cui “equità” e “equilibrio” vengono educati dai codici della “giustizia”, la notte prende il sopravvento sul giorno e una magica atmosfera spinge le “giovani coppie” in caldi abbracci “amorosi” per poi riposare insieme, un po’ come il chicco che, ben custodito da madre terra, aspetta il momento di generare la nuova vita
presentazione COLLANA DEI CIBI MAGICI